Epoca greco-romana e medioevo
In epoca greco-romana, le persone erano già solite conoscere e utilizzare le virtù benefiche di certe piante, che venivano messe in infusione in acqua calda o fredda e consumate per curare diversi disturbi, al pari dei moderni farmaci. Nel Medioevo i monaci e gli adepti delle scuole mediche e alchemiche condussero studi rigorosi sulle erbe medicinali, effettuando precise classificazioni e suddividendole in base al loro effetto e alla loro efficacia.
Col passare del tempo, queste preparazioni sono divenute sempre più “sofisticate”: attraverso l’impiego di nuove piante è infatti possibile ottenerne un numero infinito di combinazioni.
Perché bere infusi e tisane
Oggigiorno il consumo di infusi e tisane avviene per lo più per il suo effetto “psicologico”, in quanto è associato a un momento di piacevole relax per staccare dalla frenesia della vita quotidiana. Conoscere le proprietà delle piante impiegate, o comunque farsi adeguatamente consigliare, permette di unire l’utile al dilettevole e sfruttare queste bevande anche per i loro effetti a livello “fisico”, proprio come facevano i nostri antenati.
Proprietà e tipologie
Gli studi condotti sulle piante da infusione hanno rilevato molteplici proprietà, tra le quali proprietà dimagranti, drenanti, lassative, anticellulite, diuretiche, digestive, sedative, antinfiammatorie.
Fatta eccezione per gli infusi mono pianta (che appunto prevedono l’impiego di una sola pianta), le miscele vengono prodotte impiegando quantitativi precisi delle varie piante a seconda del risultato che si vuole ottenere. Una miscela solitamente contiene oltre all’ingrediente principale, uno o più elementi adiuvanti, cioè piante che hanno lo scopo di aumentare gli effetti benefici dell’erba principale, e altre droghe che servono a correggerne il gusto.
Un po' di numeri
Si stima che, al giorno d’oggi, in tutto il mondo vengano consumate tisane e infusi al ritmo di circa quattrocento miliardi di tazze all’anno. È però importante precisare che, per quanto possa sembrare un preparato semplice e apparentemente innocuo, anche l’infuso o miscela che sia deve essere consumato con criterio, nell’ordine delle 1-2 tazze al giorno.
Consigliamo di prestare sempre attenzione alle caratteristiche e la qualità del prodotto che si consuma per evitare spiacevoli effetti collaterali che, in alcuni casi, possono essere anche importanti (eruzioni cutanee, disturbi gastro intestinali ecc.).
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I contenuti trattati in questo articolo si basano sull’uso popolare tradizionale e sulla letteratura scientifica. Quanto riportato, soprattutto sotto forma di consiglio, non è di natura prescrittiva o curativa, ma ha solo scopo informativo.